Le malattie sessualmente trasmissibili hanno assunto una particolare rilevanza per la loro diffusione. Particolare attenzione è rivolta al virus HPV, per la sua diffusione, difficoltà di trattamento e per il rischio di provocare neoplasie.

Il virus è coinvolto in lesioni localizzate in diversi distretti corporei come il pene, la vulva, l’ano, la bocca e la gola; risulta essere il responsabile di verruche genitali ma anche di patologie più severe, come il carcinoma del collo dell'utero.

E’ un tipo di infezione transitoria in quanto, nella maggioranza dei casi, il virus viene eliminato dal sistema immunitario nel giro di uno o due anni, senza aver provocato alcuna lesione o patologia.

Può succedere a volte che l’organismo non riesca ad eliminare del tutto l’infezione e quindi il virus provochi lesioni della pelle (condilomi), o addirittura lesioni precancerose. Il virus HPV viene trasmesso non solo per via sessuale, ma sono descritte altre forme di contagio per contatto (bagni pubblici, palestre, piscine, ecc).

E’ difficile prevenire questo tipo di virus, ma si possono identificare in tempo le sue alterazione provocate attraverso le indagini diagnostiche specifiche.

La diagnosi del virus nell’uomo

Per diagnosticare le infezioni HPV nell’uomo c’è una tecnica rapida e non invasiva, utile per la diagnosi delle lesioni genitali non visibili ad occhio nudo, la penoscopia.

La penoscopia consente di esaminare ad elevato ingrandimento, mediante uno strumento denominato "colposcopio", eventuali lesioni dei genitali esterni non visibili ad occhio nudo.

In sintesi è un esame del tutto indolore e non invasivo che permette di individuare e trattare precocemente lesioni del pene causate dal virus HPV.