Malattie sessualmente trasmissibili a Catania.


Un tempo venivano chiamate malattie veneree, cioè di Venere, la dea dell’amore. Ora vengono spesso chiamate malattie sessualmente trasmesse (MST) e sono causate da un lungo elenco di virus, batteri, parassiti, protozoi e funghi in grado di infettare gli essere umani durante l’attività sessuale (vaginale, anale, orale ecc).Malattie sessualmente trasmissibili.

La maggior parte dei casi di MST è causata da un ristretto gruppo di questi patogeni e le infezioni più frequenti sono: sifilide, gonorrea, clamidia, epatite B, Trichomonas vaginalis, Herpes simplex virus, Papilloma virus, e infine da HIV.

A queste si aggiunge anche la candida, un fungo normalmente presente nell’organismo ma che, in determinate condizioni, può infettare i tessuti e causare fastidiose irritazioni.

L'attività sessuale è sicuramente il principale “mezzo” di diffusione di queste infezioni, ma è possibile essere infettati da questi agenti patogeni anche con altre modalità.

Clamidia
In questa categoria di infezioni l’agente patogeno è rappresentato dalla Chlamydia trachomatis. Si tratta di una malattia talvolta asintomatica, o comunque con sintomi di lieve entità, come bruciore e perdite vaginali nella donna e secrezioni e bruciori durante la minzione nell’uomo.

Se l’infezione progredisce, le conseguenze possono però essere ben più gravi; nelle donne è possibile che si sviluppi la malattia infiammatoria pelvica (pelvic inflammatory disease, PID), che può portare a danni permanenti alle tube di Falloppio, con conseguente infertilità, e aumentare il rischio di gravidanze extrauterine; per i maschi invece le complicanze sono più rare.

Scoprire di aver contratto questa infezione è possibile sottoponendosi a un esame colturale effettuato su tampone uretrale.

Sulla base dell'antibiogramma sarà possibile impostare la terapia antibiotica specifica.

Infezione da papillomavirus
Esistono più di 100 tipi di papillomavirus umano (HPV): alcuni sono responsabili di lesioni benigne come i condilomi (la cui comparsa può essere favorita da fattori di rischio come il fumo e il diabete) altri sono in grado di produrre lesioni cancerose. I tumori della cervice uterina sono infatti causati nel 95% dei casi proprio dall’infezione da HPV.

Per fortuna il sistema immunitario è quasi sempre in grado di debellare il virus prima che possa provocare danni importanti. In altri casi, però, l’organismo non riesce a sconfiggere l'HPV e l’infezione può diventare cronica: se il virus in questione appartiene alla categoria "ad alto rischio", le lesioni dell’apparato genitale femminile, in particolare a livello del collo dell’utero, possono trasformarsi nel giro di qualche anno (in media, dai 7 ai 15 anni) in lesioni tumorali.

Nel caso dell’HPV, oltre all’utilizzo del profilattico, esiste un’altra importante strategia di prevenzione: sono stati infatti sviluppati vaccini che proteggono dai principali ceppi virali, quali HPV 16 e 18, responsabili di circa il 70% dei casi di cancro della cervice, e da altri invece più innocui, che possono portare allo sviluppo esclusivamente di condilomi (Hpv 6 e 11).

Herpes genitale
Questa patologia è causata dai virus Herpes simplex, che appartengono alla stessa famiglia del comune herpes labiale. È un’infezione cronica che può ripresentarsi a distanza di tempo: non esiste infatti una terapia in grado di eliminare per sempre il virus, ma è solo possibile ridurre la durata e la gravità delle manifestazioni con un antivirale, come per esempio l’aciclovir.

La maggior parte dei soggetti che contraggono questa infezione non se ne accorge in quanto è spesso asintomatica o comunque con sintomi lievi; è però possibile che sui genitali e nelle aree circostanti (pene e scroto nell’uomo, vulva e vagina nella donna) compaiano vescicole che possono rompersi causando ulcere dolorose.

È in questi casi che viene più di frequente posta diagnosi dal medico, che può decidere di volerla confermare con analisi di laboratorio sul liquido della vescicola o su un campione di sangue.

Gonorrea
La gonorrea è causata da un batterio, la Neisseria gonorrhoeae, e può essere perciò curata con una terapia antibiotica.

È bene seguire attentamente le indicazioni terapeutiche poiché, se non trattata, la gonorrea può avere complicanze piuttosto gravi, come la malattia infiammatoria pelvica; negli uomini può invece causare la cosiddetta uretrite gonococcica (con conseguente comparsa di bruciore e fastidio durante la minzione, oltre a perdite muco-purulente dall’uretra) e l'epididimite (un'infiammazione che può causare dolore e portare anche alla sterilità).

I sintomi iniziali si manifestano con bruciore durante la minzione e secrezioni di colore giallo-biancastro dall' uretra. Per essere certi della diagnosi è necessario eseguire esami di laboratorio sul liquido seminale e sulla secrezione uretrale.

Sifilide
Anche la sifilide è causata da un batterio, il Treponema pallidum. Se non trattata, questa infezione progredisce attraverso 3 fasi, caratterizzate da sintomi di gravità via via maggiore, che possono nuocere gravemente alla salute, portando anche, a danni al sistema nervoso (demenza, cecità, paralisi) e addirittura alla morte.

Il primo sintomo è la comparsa di una lesione a livello dei genitali; in caso di sospetto, è opportuno procedere con esami del sangue mirati per giungere a una diagnosi certa e iniziare al più presto la terapia antibiotica, di solito a base di penicillina; dosaggio e modalità di somministrazione verranno scelti in base alla fase della malattia.

Aids
La sindrome da immunodeficienza acquisita, meglio conosciuta con l’acronimo AIDS, è causata dall’infezione del virus dell'immunodeficienza umana (Hiv), che è in grado di attaccare le cellule del sistema immunitario deputate a proteggere l’organismo dagli agenti patogeni.La sindrome vera e propria può manifestarsi in realtà anche molti anni dopo il contagio con il virus Hiv; una diagnosi precoce, possibile con un semplice esame del sangue, può consentire di iniziare al più presto il trattamento con farmaci antivirali in grado di bloccare la replicazione del virus, rallentando così la distruzione del sistema immunitario e quindi la progressione della malattia.Se i primissimi sintomi dell’infezione sono molto simili a quelli di una banale influenza, una volta che il virus ha intaccato in maniera importante il sistema immunitario si presentano le prime manifestazioni della sindrome, con il susseguirsi di infezioni opportunistiche (ovvero che approfittano di un sistema immunitario indebolito) da parte di virus, parassiti, e batteri che possono portare fino alla morte del paziente.

Epatite B
Come nel caso dell’HPV, anche il virus dell’epatite B viene spesso eliminato dall’organismo senza il bisogno di farmaci, e senza che il paziente si accorga dell’infezione; i primi sintomi sono infatti molto lievi, simili a quelli di una semplice influenza.

Se però ciò non accade, l’infezione si cronicizza e a lungo termine può causare complicanze molto gravi, cirrosi epatica e insufficienza epatica cronica.

Per prevenire l’epatite B esiste una vaccinazione, che può essere somministrata anche in età adulta.

Infezione da Trichomonas vaginalis
Il Trichomonas vaginalis è un protozoo in grado di provocare una forma di vaginite, che si manifesta con perdite giallo-verdastre e maleodoranti, associate a un forte prurito.

Negli uomini invece i sintomi spesso sono talmente lievi da non essere avvertiti, ma in alcuni casi l’infezione si può manifestare con irritazione e bruciore al glande e al prepuzio. Nel caso venga posta diagnosi, solitamente mediante tampone prepuziale o uretrale, il farmaco prescritto più di frequente è il metronidazolo, che deve essere assunto anche da eventuali partner, in modo da evitare la ricomparsa periodica della malattia.
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